Il reflusso vescico-ureterale è un'alterazione del sistema urinario che fa sì che l'urina che raggiunge la vescica ritorni all'uretere, che è il canale che trasporta l'urina dal rene alla vescica, aumentando il rischio di sviluppare infezioni urinarie.
Questa alterazione è principalmente identificata nei bambini che hanno infezioni urinarie molto frequenti, ed è generalmente considerata un'alterazione congenita, cioè che deriva dalla nascita.
Dopo aver confermato la diagnosi di reflusso vescico-ureterale, è importante iniziare il trattamento, che di solito viene eseguito con antibiotici o intervento chirurgico, a seconda dell'entità del cambiamento.
Principali sintomi
Il reflusso vescico-ureterale viene solitamente identificato solo attraverso gli esami, tuttavia, è comune che le persone che hanno questo disturbo abbiano infezioni urinarie molto frequenti, con sintomi come:
- Disponibilità a urinare tutto il tempo;
- Bruciore o dolore durante la minzione;
- Sensazione di pesantezza alla vescica;
- Urina con una piccola quantità.
Quando questi sintomi compaiono in modo molto ricorrente, il medico può ordinare una radiografia della vescica e dell'uretra, che si chiama cistetografia urinaria, per vedere se c'è reflusso vescico-ureterale.
Perché succede
Il reflusso vescico-ureterale si verifica nella maggior parte dei casi a causa di un fallimento nel meccanismo che impedisce il ritorno dell'urina dopo aver raggiunto la vescica, che si verifica durante lo sviluppo del bambino durante la gravidanza e, quindi, è considerato un'alterazione congenita.
Tuttavia, questa situazione può anche essere dovuta a genetica, malfunzionamento della vescica o ostruzione del flusso urinario.
Gradi di reflusso vescico-ureterale
In base alle caratteristiche osservate nell'esame e nei sintomi presentati, il medico può classificare il reflusso vescico-ureterale in gradi, che sono:
- Grado I: l'urina ritorna solo all'uretere e, quindi, è considerata il grado più leggero;
- Grado II: l'urina ritorna al rene;
- Grado III: l'urina ritorna al rene e si osserva la dilatazione nell'organo;
- Grado IV: maggiore ritorno dell'urina al rene e dilatazione dell'organo e si possono ancora vedere segni di perdita di funzionalità;
- Grado V: ritorno dell'urina al rene che determina una grande dilatazione e alterazione dell'uretere, essendo considerato il grado più grave di reflusso vescico-ureterale.
A seconda del grado di reflusso, dei segni e dei sintomi presentati e dell'età della persona, il medico è in grado di indicare il miglior tipo di trattamento.
Come viene eseguito il trattamento
Il trattamento per il reflusso vescico-ureterale deve essere eseguito secondo le raccomandazioni dell'urologo o del pediatra e può variare in base al grado di reflusso. Pertanto, nei reflussi di grado da I a III, l'uso di antibiotici è comune, in quanto è possibile ridurre i sintomi legati all'infezione batterica, favorendo il sollievo dei sintomi. Soprattutto perché quando si verifica nei bambini sotto i 5 anni, la guarigione spontanea è frequente.
Tuttavia, in caso di reflusso di grado IV e V, la chirurgia è generalmente raccomandata per migliorare il funzionamento del rene e diminuire il ritorno dell'urina. Inoltre, il trattamento chirurgico può essere indicato anche per le persone che non hanno risposto bene al trattamento antibiotico o che continuano ad avere infezioni urinarie ricorrenti.
È inoltre importante che tutte le persone con diagnosi di reflusso vescico-ureterale siano monitorate regolarmente dal medico, in quanto è così possibile monitorare la funzionalità renale, favorendone il corretto funzionamento.
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Bibliografia
- TEIXEIRA, Camila B .; CANÇADO, Maria Aparecida P.; CARVALHAES, João Tomás A. Reflusso vescico-ureterale primario nell'infanzia: trattamento conservativo rispetto all'intervento chirurgico. J Bras Nefrol. Vol 36. 1 ed; 10-17, 2014