La calcificazione del seno si verifica quando piccole particelle di calcio si depositano spontaneamente nel tessuto mammario a causa dell'invecchiamento o del cancro al seno, per esempio. Secondo le caratteristiche, le calcificazioni possono essere classificate in:
- Calcificazione benigna, che è caratterizzata da grandi calcificazioni, e deve essere accompagnata da mammografia ogni anno;
- Calcificazioni probabilmente benigne, in cui le macrocalcificazioni hanno un aspetto amorfo e dovrebbero essere seguite ogni 6 mesi;
- Calcificazione sospettata di malignità, in cui è possibile osservare microcalcificazioni raggruppate, essendo indicata la biopsia per verificare possibili caratteristiche neoplastiche;
- Calcificazione maligna altamente sospetta, che è caratterizzata dalla presenza di microcalcificazioni di varie dimensioni e alta densità, essendo la biopsia raccomandata e, nella maggior parte dei casi, la rimozione chirurgica.
Le microcalcificazioni di solito non sono palpabili e possono essere correlate al cancro al seno e l'identificazione mammografica è importante. Le macrocalcificazioni, d'altra parte, sono in genere benigne e hanno una forma irregolare e possono essere identificate mediante ultrasonografia o mammografia.
Le calcificazioni del seno di solito non generano sintomi e possono essere identificate negli esami di routine. Dalla valutazione delle caratteristiche delle calcificazioni, il medico può stabilire la migliore forma di trattamento, essendo indicato nelle sospette calcificazioni di malignità per la rimozione chirurgica, l'uso di farmaci o la radioterapia, per esempio. Vedi gli esami che rilevano il cancro al seno.
Possibili cause
Una delle cause principali della calcificazione del seno è l'invecchiamento, in cui le cellule del seno subiscono un processo degenerativo e graduale. Oltre all'invecchiamento, altre possibili cause di calcificazione nel seno includono:
- Resti del latte materno;
- Infezione nel seno;
- Lesioni al seno;
- Punti o impianto di silicone nel seno;
- Fibroadenoma.
Sebbene sia molto spesso un processo benigno, il deposito di calcio nel tessuto mammario può essere un segno di cancro al seno e, se necessario, dovrebbe essere studiato e trattato dal medico. Vedi quali sono i principali sintomi del cancro al seno.
Come viene fatta la diagnosi?
La diagnosi delle calcificazioni del seno viene solitamente effettuata attraverso esami di routine come la mammografia e l'ecografia del seno, per esempio. Dall'analisi del tessuto mammario, il medico può scegliere di eseguire la biopsia del seno, che viene effettuata rimuovendo un piccolo frammento del tessuto mammario e inviato al laboratorio per l'analisi, e si possono identificare cellule normali o neoplastiche. Sapere cos'è la biopsia e a cosa serve.
In base ai risultati della biopsia e agli esami richiesti dal medico, è possibile verificare la gravità della calcificazione e stabilire il miglior trattamento, che è solitamente indicato per le donne con sospette calcificazioni di malignità, raccomandando la rimozione chirurgica delle calcificazioni, l'uso di farmaci o radioterapia.