La psittacosi, nota anche come ornitosi o febbre dei pappagalli, è una malattia altamente infettiva causata dai batteri Chlamydia psittaci, che è presente negli uccelli, principalmente pappagalli, are e parrocchetti, per esempio. Quando le persone entrano in contatto con questo batterio, è possibile che compaiano alcuni sintomi, come febbre, brividi, mal di testa e difficoltà respiratorie.
Il trattamento della psittacosi viene effettuato con l'obiettivo di eliminare i batteri e l'uso di antibiotici, come ad esempio Doxiciclina o Eritromicina, può essere raccomandato dal medico di base o dall'infettologo. Inoltre, è importante che l'animale sia trattato per evitare che la trasmissione si ripeta.
Principali sintomi
I principali sintomi della psittacosi sono:
- Mal di testa;
- Febbre;
- Cambiamento della capacità respiratoria;
- Brividi;
- Tosse;
- Milza e fegato ingrossati;
- Debolezza;
- Sanguinamento dal naso in alcuni casi;
- Lesioni cutanee;
- Deliri, che possono verificarsi quando i batteri raggiungono il sistema nervoso.
Come i sintomi dell'infezione daChlamydia psittaci possono essere confuse con altre malattie legate all'apparato respiratorio, la diagnosi della malattia può essere tardiva, il che può favorire l'arrivo dei batteri ad altri organismi, oltre a danni permanenti al polmone, che portano alla morte.
Per questo motivo, è importante che, se si notano sintomi di psittacosi, vengano effettuati esami del sangue e microbiologici in modo che i batteri possano essere identificati e, quindi, possa iniziare il trattamento.
Come avviene la trasmissione
La trasmissione della psittacosi avviene attraverso il contatto con le feci o l'urina di uccelli contaminati dai batteri e attraverso l'inalazione della polvere presente nelle piume di questi animali.
Trattamento per la psittacosi
Il trattamento per la psittacosi viene effettuato con l'uso di antibiotici come indicato dal medico e può essere raccomandato l'uso di doxiciclina o eritromicina, ad esempio. È importante che il trattamento venga mantenuto anche dopo la scomparsa dei sintomi, perché altrimenti è possibile che i batteri si riattivano e causino più sintomi della malattia, oltre a diventare resistenti all'antibiotico.
Inoltre, è importante che i proprietari degli uccelli li portino periodicamente dal veterinario, in modo che sia possibile verificare se l'uccello è infetto dai batteri. Inoltre, è importante evitare il contatto con la polvere delle piume, delle urine e delle feci di questi animali, essendo consigliato l'uso di maschere e guanti quando necessario.
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Bibliografia
- MOSCHIONI, Cristiane et al. Grave polmonite dovuta a "Chlamydia psittaci". J Pneumol. Vol 27. 4a ed; 219-222, 2001
- OLIVEIRA, Fábio et al. Chlamydiosis (Psittacosi). Giornale scientifico elettronico di medicina veterinaria. 2008